La capra
Un detto popolare ritiene che la lana caprina non esista, dato che solitamente è la pecora ad essere tosata.
Con l'espressione "questioni di lana caprina" ci si riferisce al voler indagare se le capre abbiano il pelo o la lana: quando si vuol criticare qualcuno che "frulla l'aria" su argomenti (apparentemente) futili, si dice che perde tempo intorno a "questioni di lana caprina".
Il latte e lo yogurt di capra sono molto apprezzati da persone con problemi di digestione del lattosio, in quanto è assai facilmente assimilabile, contenendo poco lattosio ed avendo composizione molto simile al latte umano; se il becco non viene separato per tempo dalle femmine, il latte risulterà avere un odore più forte e deciso, sgradevole per alcuni. Il latte di capra può essere lavorato per ottenere burro o formaggi: il burro caprino è sempre bianco, in quanto nelle capre il carotene (che dà il caratteristico colore giallo al burro vaccino) viene trasformato in un precursore della vitamina A . I formaggi di capra annoverano, fra gli altri, il caprino e il feta greco.
Un tempo, la pelle di capra veniva utilizzata per fabbricare otri per il vino o l' acqua , oppure lavorata per ottenerne pergamena . Al giorno d'oggi, la pelle è ancora utilizzata per farne guanti o stivali. In Indonesia , la pelle di capra viene utilizzata nella costruzione di uno strumento musicale chiamato bedug.
Sei una capra!" è un'interiezione solitamente riferita a qualcuno che non riesce in nessun modo a comprendere un determinato concetto.
L'isola di Capri prende il nome dal grande numero di capre che un tempo vivevano sull'isola.
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